giovedì 29 novembre 2012

Arenato il Decreto Aprea ma le proteste continuano.


Nonostante la grande vittoria ottenuta in Senato, l’ITCS Libero de Libero continua la sua battaglia.



FONDI- La nuova ondata di proteste colpisce anche il Sud Pontino e in particolare Fondi con l’occupazione da parte degli studenti del liceo classico Piero Gobetti e dell’ ITCS Libero de Libero.
In quest’ultimo mese gli studenti si sono riuniti in varie assemblee per informarsi e discutere sul Decreto Aprea (ddl 953) e sui tagli proposti dalla legge di Stabilità e dalla Spending Review.
Nonostante la manifestazione tenutasi il 24 novembre u.s. che ha visto la partecipazione di tutte le scuole secondarie di secondo grado fondane, gli studenti (in particolare dell’ITCS) intendono render note le motivazioni di protesta.

Secondo il ddl Aprea il Consiglio d’Istituto verrebbe sostituito dal Consiglio d’Autonomia. Non si tratta semplicemente di un cambio di forma ma anche di sostanza poichè enti locali, esterni al mondo scolastico, entrerebbero a far parte del CDA grazie all’apporto di capitali. Questo comporterebbe più fondi nelle scuole, maggiori possibilità per gli studenti di approcciarsi al mondo lavorativo ma allo stesso tempo un consistente controllo decisionale dei privati nelle questioni scolastiche. Grazie all’autonomia statutaria riconosciuta dal ddl, il CDA (e quindi una rappresentanza di docenti, genitori, studenti e privati) dovrà stilare un nuovo regolamento d’istituto. I privati oltre a prendere decisioni riguardanti lo statuto scolastico influenzeranno anche il POF ovvero il Piano dell’Offerta Formativa il quale definisce l’insieme delle scelte culturali, educative ed organizzative che caratterizzano una scuola e ne definiscono l’identità.
Grazie ai vari scioperi portati avanti dapprima nelle grandi città e, in seguito, nelle piccole cittadine, gli studenti hanno sicuramente vinto una battaglia poiché il ddl 953 è stato arenato in Senato ovvero bloccato. Ciò significa che la decisione sull’approvazione del decreto è stata solamente rimandata.
Gli studenti, inoltre, non sono disposti ad ignorare la legge di Stabilità la quale taglierebbe i fondi alla scuola per oltre un miliardo di euro che potrebbero, invece, essere destinati ad un miglioramento delle condizioni scolastiche.
Per questi motivi gli alunni dell’ITCS di Fondi hanno deciso di continuare le loro proteste nonostante la grande vittoria ottenuta.



Gli studenti
dell'ITCS

giovedì 19 aprile 2012

Epic Fail & Win!

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Nadia Vitale

Come si diventa giornalisti?


Carta stampata, giornali on line o redazioni televisive, il vecchio mestiere del cronista non sembra perdere il suo fascino. Anzi. Click@ndo la notizia è andato a vedere come si fa ad entrare nel mondo della carta stampata e delle videocomunicazioni. A Fondi e nel mondo.
Sono sempre di più i ragazzi che avvertono il fascino della carriera giornalistica. 
Ma cosa bisogna fare per intraprenderla? In effetti, non è facile orientarsi tra le tante offerte. Perciò, abbiamo provato ad andare a vedere più da vicino cosa offre il mercato.

Le scuole più note e accreditate sono la Luiss, la Walter Tobagi di Milano e l'università di Urbino.
Alla LUISS Guido Carli di Roma c’è la Scuola Superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” (fa parte della facoltà di Scienze Politiche). È a numero chiuso e offre l’iscrizione al praticantato giornalistico sulla base di una convenzione con l’Ordine Regionale del Lazio. Si accede per concorso, con un qualsiasi diploma di laurea. La frequenza è obbligatoria e a tempo pieno. Il corpo docente è formato da giornalisti e professori universitari,
La Scuola, che offre una solida formazione nei settori economico-giuridici e politico-sociali. punta molto sulle nuove tecnologie, pur non trascurando gli insegnamenti basilari della professione: cioè, carta stampata, radio e televisione. Nel biennio sono insegnate 33 materie per circa 600 ore di lezioni in aula e 1.400 ore tra seminari, dibattiti, testimonianze e laboratori di videoscrittura e radio-televisivi. A questo proposito c’è da dire che la scuola dispone dei più moderni supporti tecnologici per le attività pratiche: grafica, videocomposizione in un sistema editoriale interamente informatizzato Apple, studio di registrazione, telecamere, registratori e fotocamere digitali portatili, televisori LCD e videoproiettori collegati a sistema digitale satellitare, lavagne multimediali, redazione con linee telefoniche e fax riservate agli allievi.

Nel 2009, in seguito a un accordo con l'IFG Carlo De Martino, nasce la nuova Scuola di giornalismo Walter Tobagi dell’Università degli Studi di Milano.
La Scuola ha attivato per il biennio 2010-2012 il Master biennale in giornalismo/IFG, riconosciuto come sede idonea allo svolgimento del praticantato, selezionando e avviando alla professione 30 allievi. Per accedere al corso occorre una laurea almeno triennale in qualsiasi disciplina. Il Master, che si svolge nell’arco di almeno 1000 ore all’anno ed è a tempo pieno e con la frequenza obbligatoria, affianca alla formazione accademica quella pratica, così da assicurare la padronanza delle tecniche e dei principi necessari per il corretto esercizio dell’attività giornalistica.
Gli allievi ammessi alla Scuola di giornalismo fondata dall’Università di Urbino e dall’Ordine dei giornalisti delle Marche vengono iscritti nel registro dei praticanti e al termine del biennio accedono all’esame di abilitazione professionale. L’iscrizione è aperta a tutti i laureati che non abbiano superato i 28 anni costa 5.000 euro l’anno. Sono previste dieci borse di studio, assegnate in base al merito e alle condizione economiche.

Martina Capuano

lunedì 16 aprile 2012

Un’esperienza in redazione a Fondi? Sì, ma dopo la laurea


La consiglia (e la consente) Giovanni Stravato, coordinatore di redazione di Latina Oggi per la zona di Fondi, Terracina e Formia. Che in questa intervista spiega anche perchè quello di giornalista sia un mestiere duro e difficile.

Ci racconta la sua esperienza? Com'è diventato giornalista?

“Proprio come te, ho cominciato scrivendo sul giornale dell’istituto di scuola superiore che ho frequentato, il Liceo scientifico “da Vinci” di Terracina. Si chiamava “Il Lionardo” e pubblicava tre numeri all’anno. Una bella esperienza. Poi sono arrivati il giornalismo radiofonico, la tv e la carta stampata che probabilmente è anch’essa una tappa. E sì, perché il futuro, per giovani come voi ma anche i “vecchi” come me è ormai sul web, che è immediato, flessibile, a costi contenuti per chi edita e chi fruisce”



Cosa consiglia ai giovani che vogliono imparare il mestiere?
Di darsi da fare, ma solo se la passione è forte. Perché è un mestiere difficile, faticoso, che per gli orari e le responsabilità che comporta mette a dura prova anche gli affetti. Un mestiere che però ti dà sensazioni forti, cariche di adrenalina. Come quando la sera spegni la luce del tuo ufficio con la quasi certezza di avere fatto uno scoop, di avere dato – come si dice – un buco. E poi quella della mattina successiva, quando accarezzi la carta del giornale che ‘profuma’ di inchiostro. Momenti che però hanno un prezzo da pagare in termini di impegno, rigore, determinazione, disciplina. Soprattutto disciplina, perché un giornale - così come una radio, una tv o un portale – è un’organizzazione la cui conduzione richiede decisioni immediate, all’istante. E c’è poco da fare: chi decide è il direttore; si può discutere certo, ma l’ultima parola è la sua.

Per tutto questo se non c’è passione, fame di giornalismo, è meglio lasciar perdere”.

È possibile fare delle collaborazioni al giornale presso cui lavora?

“Si, ma quanto meno dopo il diploma o meglio dopo la laurea. Preferibilmente in Scienze della comunicazione”.

M. C.

mercoledì 4 aprile 2012

Facebook bye bye? Nuovi social network crescono


Internet attualmente ospita diversi siti che,
 a differenza del “ fratello maggiore”,
prestano maggiore attenzione alla privacy


Facebook potrebbe andare nel dimenticatoio tra qualche anno. Molti altri social network lo stanno infatti insidiando in rete.
Il sito www.joindiaspora.com, ad esempio, permette di controllare la visibilità del proprio profilo, dei propri post e si può anche criptare il traffico. Inoltre, le informazioni non vengono salvate in un server centrale, come succede su Facebook dove si rimane registrati “a vita”. “Il successo di diaspora*” dichiara però Stefania Zizzi, blogger professionista “dipenderà dalle applicazioni che saprà offrire”.
Per gli amanti della musica oggi esiste thounds (http://thounds.com). Studiato per postare nuovi brani o semplici tracce, potrebbe far nascere nuove rockstar. Così almeno la pensa Marco Cantelli (dj e blogger) secondo cui “Non è solo una vetrina per emergenti: fra i thounder spuntano infatti nomi noti”. Per chi non riesce ad aggiornare in modo regolare il proprio profilo, Hibe sembra essere il network giusto. Permette inoltre di gestire più profili contemporaneamente, in modo da poter aggiornare più velocemente sia il facet (profilo) professionale, sia quello personale. Registrandosi sul sito http://hibe.com si ha la possibitlità di decidere chi potrà vedere i propri post. In questo modo, ad esempio, al proprio capo si mostrerà solamente un facet professionale, non permettendogli di mettere il naso nella nostra vita privata. "Lo useremo per evitare il caos di info nei network generalisti come Facebook. Hibe aiuta a gestire al meglio privacy e identitò digitale, migliorando il nostro personal branding" spiega Stefania Zizzi (il Personal Brand è la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner ci sceglie).
Con un solo click si potranno trasmettere info e iniziare nuove discussioni: questo è GLASS (www.writeglass.com). Sarà possibile informare in pochissimo tempo gli amici dei propri programmi per il weekend o delle ultime novità, caricare foto delle vacanze. Come conferma Antonio Severino, esperto in new media: "É il futuro dei social network, dato che su GLASS si possono comunicare in real time non solo notizie personali".
Sta spopolando in internet Blippy (http://blippy.com) il nuovo social shopping che permette di comprare tutto in tempi record. Ogni volta che si procede ad un acquisto viene pubblicato un post, che comunica cosa hai comprato, da dove e a quanto. Secondo Enza Capobianco di Girl Geek “L'instant & social shopping piacerà alle più modaiole, anche perchè permette di acquisire follower, cioè visitatori, come su Twitter”.

Sarah Ciccone

E quest’anno per lo stage linguistico tutti a Londra


L’abituale stage linguistico, dedicato prettamente alle classi del corso ITER, quest’anno ha avuto come destinazione Londra.
Il viaggio, organizzato dalla prof.ssa Maria Virginia Stravato, si è svolto dal 26 febbraio al 2 marzo. Il costo è stato di 730 euro: 560 euro per scuola e hotel (servizio di mezza pensione) 170 euro per il volo aereo (compagnia Ryanair). Alla fine del corso, della durata complessiva di 15 ore, è stato rilasciato ai partecipanti un attestato. La scuola iniziava alle 9 e finiva a mezzogiorno circa, così da lasciare i pomeriggi liberi. Dopo la scuola, infatti, gli alunni avevano a disposizione diverse ore da poter utilizzare per visitare la città e fare shopping.
Poiché l'anno scorso lo stage linguistico si è tenuto in Spagna, è probabile che l'anno prossimo sia la volta della Francia. Sempre che non si presenti un problema costi. Pare infatti che gli anni addietro non si sia scelto questo paese a causa dell'elevata spesa che bisognerebbe sostenere.

Ramona Alecci

domenica 11 marzo 2012

COTRAL: Servizio o disservizio?


  Guardando in generale la situazione dei trasporti, sembrerebbe che la COTRAL abbia stabilito i suoi orari ignorando le esigenze degli studenti della zona.

Qual è uno dei principali problemi che gli studenti hanno? I professori? Gli amori sbagliati? No, i trasporti. Spesso parlando con molti ragazzi si riscontra infatti lo stesso problema: le difficoltà che si riscontrano con i mezzi pubblici.
Quelli che da Lenola arrivano a Fondi dovrebbero prendere l'autobus alle ore 07:15, spesso in ritardo di almeno 5 minuti. Chi ha la sfortuna di non salirci, deve aspettare quello delle 08:45 che, essendo spesso in ritardo anche di 10 minuti, fa perdere tempo prezioso agli studenti. E già, perché prendere questo pullman significa perdere un'ora di scuola, mentre salire su quello delle 07:15 vuol dire arrivare con 20 minuti di anticipo. Insomma, pare quasi che la COTRAL non conosca le vie di mezzo.
Problemi analoghi vengono affrontati dagli studenti fondani che ogni giorno devono recarsi a Latina. L'unico autobus che va diretto parte alle ore 06:35. Per il ritorno c'è un solo pullman alle 14:10. Per non dire di come si viaggia: seduti, se si è fortunati o, nella maggior parte dei casi, in piedi.
Guardando in generale la situazione dei trasporti, sembrerebbe che la COTRAL abbia stabilito i suoi orari ignorando le esigenze degli studenti. Come se non fossero loro la sua maggior fonte di guadagno. È evidente che c’è bisogno di un maggior numero di pullman e che si sposino bene con gli orari scolastici. Quanto al problema della puntualità sembrerebbe non riguardare soltanto i ritardi, ma anche gli anticipi. “Vorrei capire perchè l'autobus delle 07:30 passa, molte volte, alle 07:25” dichiara una ragazza fondana frequentante l'ITC Libero de Libero.
Ma la COTRAL cosa dice in tutto questo? Nel sito si legge “Gli orari di transito, essendo soggetti alla variabilità del traffico ed essendo non previsti slarghi per l'attesa, possono subire variazioni anche in anticipo. È pertanto opportuno anticipare l'attesa alla fermata”. Peccato che a sentire molti studenti che arrivano in macchina, i pullman con tutte le loro fermate non lo subiscono il traffico, bensì lo provocano.
Sarah Ciccone